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SE L'ISTAMINA VA IN TILT... VI PRESENTIAMO LA SINDROME DA ATTIVAZIONE DEI MASTOCITI (MCAS)


Siamo sempre alla ricerca di argomenti di interesse…che facciano soprattutto riferimento a molti dei pazienti che quotidianamente vediamo. Per questo motivo vogliamo presentarvi i mastociciti e i malanni che possono provocare…leggete con attenzione: potreste riconoscervi, almeno in parte!

I mastociti sono presenti nella maggior parte dei tessuti del corpo umano, soprattutto nel tessuto connettivo, pelle, mucosa e sottomucosa intestinale sistema cardiovascolare, sistema nervoso e organi riproduttivi.

Fanno parte della risposta allergica progettata per proteggerci dalle minacce che possono provenire dal mondo esterno e da conseguenti lesioni. Quando il corpo è esposto a una minaccia percepita, i mastociti secernono mediatori chimici, quali:

  • istamina

  • interleuchine

  • prostaglandine

  • citochine

  • chemochine

  • e vari altri prodotti chimici che si trovano pronti ad agire nel citoplasma della cellula.

Questi messaggeri chimici producono effetti sia locali sia sistemici, quali:

  • aumento della permeabilità dei vasi sanguigni (infiammazione e gonfiore),

  • contrazione dei muscoli lisci (crampi allo stomaco e palpitazioni cardiache), e

  • aumentano la produzione di muco (congestione, starnuti, ecc).

Storicamente, abbiamo pensato ai mastociti soltanto in relazione ad una risposta allergica o anafilattica. Ora sappiamo che essi svolgono un ruolo profondo nell'attivazione del sistema immunitario, lo sviluppo dell'autoimmunità e molti altri disturbi, come la sindrome da tachicardia posturale ortostatica (POTS = postural orthostatic tachycardia syndrome).

Purtroppo stiamo assistendo ad un grande aumento di soggetti che presentano disturbi legati a malfunzionamento dei mastociti (MCAS = mast cell activation syndrome). E noi riteniamo che sia il risultato, almeno in parte, dell'assalto di tossine ambientali più aggressive, muffe, lieviti e funghi e prodotti chimici.

Senza mastociti, non saremmo in grado di guarire da una ferita. Essi ci proteggono da lesioni e aiutano il corpo a guarire. Sfortunatamente, quando i mastociti diventano iperattivi possono causare una varietà di sintomi gravi.

I sintomi provocati da mastociti iperattivi possono essere così riassunti:

  • Arrossamenti cutanei/orticaria

  • Gonfiore/edema

  • Vampate

  • Prurito

  • Dolore addominale

  • Nausea/vomito

  • Diarrea

  • Affanno

  • Mancanza di fiato (fiato corto)

  • Palpitazioni cardiache

  • Ansia, difficoltà di concentrazione

  • Mal di testa

  • Offuscamento cerebrale (brain fog)

  • Ipotensione

  • Stanchezza cronica

Come potete vedere sono molteplici e, ovviamente vanno analizzati accuratamente perché le cause degli stessi sintomi possono anche essere molto diverse. Chi desidera vedere un bel diagramma su istamina e sintomi, clicchi QUI.

La sindrome da attivazione dei mastociti (MCAS) è una condizione che coinvolge il sistema della pelle, quello gastrointestinale, cardiovascolare, respiratorio e neurologico. Può essere classificata in primaria (proliferazione clonale o mastocitosi), secondaria (a causa di uno stimolo specifico) e idiopatica (senza causa diretta identificabile, anche se, per la Medicina Funzionale, questa parola non esiste).

I criteri proposti per la diagnosi di MCAS includono sintomi episodici coerenti con rilascio del mediatore dei mastociti che interessano due o più sistemi con orticaria, gonfiore, arrossamento, nausea, vomito, diarrea, dolore addominale, pressione bassa, svenimenti, palpitazioni, affanno, occhi rossi, prurito e/o congestione nasale.

I fattori scatenanti possono essere farmaci, alimenti, integratori, ormoni, oppioidi, fattori di stress (fisici o emotivi), freddo, calore, pressione, odori nocivi, prodotti chimici, punture di insetti, traumi o tossine ambientali.

Vediamo comunemente sindromi di attivazione dei mastociti associati a CIRS (sindrome di risposta infiammatoria cronica) in risposta alle biotossine, come muffe, lieviti e funghi, sostanze pro-infiammatorie e tossine correlate alla malattia di lyme.

MSH basso e disordini dei mastociti?

Come accennato in precedenza, vediamo frequentemente intolleranza all'istamina e MCAS nei pazienti con CIRS (sindrome di risposta infiammatoria cronica) correlata a muffe, lieviti e funghi. È interessante notare che un dato comune nella CIRS sono livelli bassi di MSH (ormone melanotropo). Secondo questo studio nel Journal of Investigative Dermatology, l’alfa-MSH svolge un ruolo immunomodulatorio durante le reazioni infiammatorie e allergiche della pelle. Inoltre, c'è prova che lo MSH induce apoptosi dei mastociti (morte cellulare).

Definizione della Sindrome da attivazione dei mastociti (Mast Cell Activation Syndrome (MCAS)

I sintomi clinici tipici sono quelli indicati sopra e sono determinati da:

Aumento dei livelli di triptasi nel siero o un aumento di altri mediatori dei mastociti, quali istamina o prostaglandine (PGD2), o i loro metaboliti urinari.

Per la diagnosi è importante la risposta dei sintomi al trattamento.

I mastociti possono essere attivati dai meccanismi diretti e indiretti come conseguenza dell'esposizione dell'ospite ad agenti patogeni.

Malattie associate a MCAS

  • Allergie e asma

  • Autismo

  • Malattie autoimmuni (tiroidite di Hashimoto, lupus eritematoso sistemico, sclerosi multipla, pemfigoide bolloso, artrite reumatoide e altri).

  • Allergie alimentari ed eczema

  • Malattia celiaca

  • Sindrome da affaticamento cronico.

  • CIRS (sindrome di risposta infiammatoria cronica)

  • Esofagite eosinofila

  • Fibromialgia

  • Reflusso gastroesofageo (MRGE)

  • Infertilità (mastociti nell'endometrio possono contribuire alla endometriosi) Cistite interstiziale

  • Sindrome dell'intestino irritabile (IBS)

  • Emicrania, sindromi cefalagiche

  • Disturbi dell’umore - ansia, depressione e insonnia

  • Sensibilità multiple ad agenti chimici

  • Ipotensione posturale ortostatica

I mastociti sono conosciuti per essere gli strumenti di risposta primaria nelle reazioni allergiche, orchestrando forti risposte a piccole quantità di allergeni. Parecchie osservazioni recenti indicano che essi possono avere anche un ruolo fondamentale nel coordinare le fasi iniziali delle malattie autoimmuni, particolarmente quelli che coinvolgono auto-anticorpi.

Test di laboratorio per la sindrome da attivazione dei mastociti (MCAS)

I test di laboratorio relativi a attivazione dei mastociti in caso di sospetta MCAS possono comprendere:

  • Triptasi sierica (il più famoso mediatore dei mastociti)

  • Cromogranina A sierica

  • Istamina plasmatica

  • PGD2 plasmatica (congelata)

  • Eparina plasmatica (congelata)

  • Esame urine per PGD2 (congelato)

  • PGF2a

  • N-metilistamina

La triptasi è il più famoso mediatore dei mastociti. Il valore di triptasi nel siero è di solito normale nei pazienti con MCAS, ma a volte è elevato. I valori di triptasi che mostrano un incremento del 20% + 2 ng/ml al di sopra del livello della linea di base sono considerati diagnostici per MCAS.

La cromogranina A è un mediatore stabile al calore dei mastociti. Livelli elevati possono suggerire MCAS, ma altre fonti devono prima essere escluse, come insufficienza cardiaca, insufficienza renale, tumori neuroendocrini e l’uso di inibitori della pompa protonica (PPI).

L'eparina è un indicatore molto sensibile e specifico di attivazione dei mastociti. Tuttavia, a causa del suo rapido metabolismo, è molto difficile da misurare in modo affidabile.

La N-metilistamina viene solitamente misurata in un test delle urine di 24 ore per tenere conto della variabilità di liberazione della stessa nel corso della giornata.

La prostaglandina D2 è prodotta da diversi altri tipi di cellule, ma il rilascio da parte del mastocita è responsabile della quantità dominante trovata nell’organismo. La PGD2 è meno stabile dell'istamina e metabolizzata completamente in 30 minuti.

Altri mediatori meno specifici dei mastociti, che a volte sono anormali in pazienti MCAS, includono fattore VIII, noradrenalina del plasma, fattore di necrosi tumorale alfa (TNFalfa) e interleuchina-6.

Trattamenti per ridurre i sintomi della MCAS e abbassare i livelli di istamina (sono in genere sintomatici e mirano al controllo del disordine presente, non alla sua eliminazione)

Bloccanti H1

  • idrossizina

  • doxepina

  • difenilidramina

  • cetrizina

  • loratadina

  • fenossifenadina.

Bloccanti H2

  • Famotidina

  • Cimetidina

  • Ranitidina

Inibitori dei leucotrieni

  • Montelukast)

  • Zafirlukast

Stabilizzanti i mastociti

  • Disodiocromoglicato

  • Chetotifene

  • Idrossiurea

Inibitori della tirosino-chinasi

  • Imatinib

Quali sono gli antistaminici e gli stabilizzanti i mastociti naturali?

  • Acido ascorbico

  • Quercetina

  • Vitamina B6 (piridossal-5-fosfato)

  • Acidi grassi Omega-3 (olio di pesce, olio di krill)

  • Acido alfa-lipoico

  • N-acetilcisteina (NAC)

  • Donatori di metili (SAMe, metilcobalamina, metil-folato, riboflavina)

Alcuni probiotici diminuiscono la produzione di istamina

  • Lactobacillus rhamnosus e Bifidobacter species

Si possono inoltre usare enzimi DAO (diaminossidasi) con i pasti

Diminuire il consumo di alimenti ad alto contenuto di istamina (o seguire una dieta priva di istamina)

  • Evitare le bevande alcoliche

  • Evitare salsicce crude e prodotti come i salumi e gli insaccati in genere.

  • Evitare pesci affumicati. Usare invece pesce fresco pescato.

  • Evitare i sottaceti

  • Evitare gli agrumi

  • Evitare il cioccolato

  • Evitare le noci

  • Evitare prodotti realizzati con lievito o estratti di lievito

  • Evitare la salsa di soia e i prodotti di soia fermentati

  • Evitare il tè nero e il caffè solubile

  • Evitare i formaggi stagionati

  • Evitare gli spinaci in grandi quantità

  • Evitare i pomodori, il ketchup e le salse di pomodoro

  • Evitare i coloranti artificiali (anche se alimentari) e i conservanti

  • Evitare alcune spezie: cannella, peperoncino in polvere, chiodi di garofano, anice, noce moscata, curry in polvere e pepe di cayenna.

Vengono anche utilizzati trattamenti specifici dei sintomi nella MCAS

  • Cefaleae⇒ paracetamolo; metamizolo; flupirtina

  • Diarrea⇒ colestiramina; nistatina; montelukast; ondansetron

  • Dolore addominale a colica⇒ metamizolo; butilscopolamina

  • Nausea⇒ metoclopramide; dimenidrinato; inibitori dei recettori 5-HT3; icatibant

  • Sintomi respiratori (principalmente aumentata produzione di muco viscoso e ostruzione con compulsiva tendenza a schiarirsi la gola) ⇒ montelukast; in acuto: albuterol a emivita breve.

  • Disturbi gastrici⇒ inibitori della pompa protonica

  • Osteoporosi, dolori ossei⇒ bifosfonati, Vitamina D assieme a calcio

  • Dolore toracico non cardiaco⇒ antagonisti dei recettori istaminici H2; inibitori della pompa protonica

  • Tachicardia⇒ verapamil; antagonisti del recettore AT-1; ivabradin

  • Neuropatie ⇒ acido alfa-lipoico

  • Cistite interstiziale⇒ pentosan, anfetamine

  • Insonnia⇒ triazolam/oxazepam

  • Congiuntivite⇒ gocce oculari isotoniche con glucocorticoidi per un breve periodo

  • Livelli elevati di prostaglandine, vampate e arrossamenti persistenti⇒ dosi crescenti di acido acetilsalicilico (50-350 mg/giorno; con estrema cautela a causa della possibilità di indurre la degranulazione mastocitaria)

Come appare evidente da questo breve escursus, molti sono i presidi per ridurre la sintomatologia, sia farmacologici, sia naturali, sia di ordine dietetico alimentare.

Ma la “guarigione si ottiene solo da una attenta ricerca e valutazione delle cause scatenanti e da un ripristino degli equilibri di barriera, e di reattività del sistema immunitario che richiedono spesso interventi di lifestyle, anche importanti.

La regola delle 4 R, un principio fondamentale della Medicina Funzionale, deve sempre essere seguita, e non vanno mai trattati solo i sintomi.

Buona salute

Alfredo Saggioro, M.D.

Chiara Saggioro, D.Sci., Ph.D.

Per saperne di più:

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